Pd e Idv: «All'Ater troppe irregolarità, Pierangeli vada via»

TERAMO – I consiglieri regionali del Pd e dell’Idv presenteranno in Consiglio regionale un atto di indirizzo per chiedere al Governatore Gianni Chiodi di rimuovere l’amministratore unico  dell’Ater di Teramo Marco Pierangeli . “Un atto dovuto – spiega il capogruppo dell’Idv Carlo Costantini – le cause sono diverse e circostanziate, in primis l’utilizzo improprio delle risorse regionali: se non facciamo passare questo messaggio è come se avvalorassimo questo tipo di comportamenti, rischiando un pericoloso effetto emulativo”. Secondo Pd e Idv, l’Ater di Teramo rappresenta un’eccezione in Abruzzo “E’ l’unica – sottolinea il consigliere del Pd Giuseppe Di Luca – a presentare una serie di irregolarità, a cominciare dalla nomina stessa del l’amministratore unico Marco Pierangeli, che andrebbe approfondita dal punto di vista giuridico, dato che non è mai stato funzionario della Regione, come tutti gli altri commissari, ma è un dipendente a termine del gruppo consiliare regionale del Pdl”. I gruppi consiliari sollevano in particolare dubbi sull’utilizzo di 1,4 milioni di euro, fondi provenienti dalla vendita di immobili di edilizia residenziale. “E’ la Regione – spiega il consigliere del Pd Claudio Ruffini – a stabilire come questi soldi possano essere utilizzati, invece Pierangeli ha calpestato le prerogative del Consiglio regionale, usandoli prima ancora di essere stato autorizzato e poi giustificando gli interventi come somme urgenze, senza però presentare l’opportuna documentazione, che è stata successivamente richiesta dalla Commissione regionale. In attesa di risposta la Commisisione ha sospeso l’esame della delibera e da allora non se ne sa più nulla”. Sotto accusa anche l’affidamento di alcuni lavori, che, secondo i gruppi di centrosinistra, sarebbero stati “frazionati in modo singolare in importi sotto soglia, ossia inferiori a 40 mila euro, per affidarli in maniera diretta, a ditte che sembrano intrattenere rapporti di parentela all’interno dell’Azienda”, puntualizza il consigliere dell’Idv Cecè D’Alessandro; elementi su cui si chiede un chiarimento a Pierangeli. Su questo argomento i gruppi hanno anche inviato una documentazione al servizio ispettivo della Regione, elencando in maniera dettagliata i  lavori, gli importi e l’anno di affidamento. Il caso più evidente sarebbe quello di un “appalto fantasma”, affidato ad una ditta che ricorre spesso negli appalti dell’Ater, che riguarda lavori eseguiti nel 2011 in un immobile in via De Cupiis a Teramo, “ma appaltati – aggiunge ancora D’Alessandro –ben un anno dopo dalla loro esecuzione e che meritano i necessari approfondimenti dagli organismi competenti”. Ultimo capitolo, quello relativo ai viaggi di Pierangeli, anche questi documentati tra il 2010 e il 2012. “Anche se ci sono le pezze d’appoggio per giustificarli – conclude De Luca – ci chiediamo come mai, in un’epoca in cui si punta alla riduzione degli sprechi, Pierangeli abbia fatto l’ambasciatore dell’Ater per il mondo girando tra Taormina, Vienna, Praga, Palermo, Madrid, Firenze, Torino, Bruxelles, si tratta di ragioni di opportunità politica”.